Sollevatori per disabili: come scegliere il miglior modello, funzionalità e costi

Sollevatori per disabili: come scegliere il miglior modello, funzionalità e costi

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, non tutti i sollevatori per disabili hanno la stessa funzione e, di conseguenza, nemmeno gli stessi costi di mercato.
Scopri in questo articolo quali sono i modelli principali e il loro utilizzo, per saper scegliere la tipologia migliore in commercio.

A COSA SERVONO I SOLLEVATORI PER DISABILI?
Prima di tutto, è bene sapere che i sollevatori per disabili sono classificati come Ausili, i quali servono a rendere meno gravoso il compito del caregiver, ovvero della persona che assiste il malato.

Un sollevatore, dunque, può facilitare il trasferimento dalla carrozzina al letto o all’auto, oppure al bagno. Può anche essere utilizzato per permette la stazione eretta, per agevolare l’igiene personale e, perché no, per favorire la riabilitazione in piscina.

I principi su cui si basa la scelta del sollevatore sono:
sicurezza: sia per la persona che deve essere spostata, sia per il caregiver;
comodità: anche se l’operazione può durare solo qualche minuto, è bene che il sollevamento avvenga in una posizione confortevole per il disabile, al fine di non peggiorare condizioni patologiche e non arrecare dolore;
maneggevolezza: deve essere di facile utilizzo per tutti, agevolando le operazioni di spostamento.

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI SOLLEVATORI E LA LORO FUNZIONALITA’
Esistono diverse tipologie di sollevatori, che possono essere utilizzate in base alla disabilità e alla funzione che devono svolgere:
Sollevatori mobili, che possono essere manuali o elettrici;
Sollevatori a binario, o a soffitto;
Sollevatori a bandiera, o a parete;
Sollevatori anteriori;
Sollevatori da piscina.
Le caratteristiche principali dei sollevatori mobili manuali ed elettrici

Sono sollevatori portatili, adatti per essere utilizzati entro le mura domestiche, piuttosto compatti, maneggevoli e si possono utilizzare anche con le persone più anziane.

I sollevatori mobili hanno caratteristiche basilari, indifferentemente dalla tipologia:

    • telaio in alluminio o in acciaio, a seconda del peso che dovranno sopportare (130-150 kg);
    • una base regolabile in larghezza tramite leve manuali;
    • ruotine piroettanti con un diametro fra 75 e 100 mm, dove in quelle posteriori sono presenti freni di sicurezza;
    • braccio di leva a cui è collegato un bilancino con 4 punti di aggancio per l’imbracatura.

I sollevatori manuali, a differenza degli elettrici, sono molto semplici e presentano una leva per la risalita e la discesa della persona dal sollevatore: non richiedono particolari abilità se non un po’ di energia da parte dell’assistente.

I sollevatori mobili elettrici, invece, presentano un motore elettrico con batterie ricaricabili e un telecomando per l’utilizzo. In genere, una batteria carica permette circa 40 cicli di sollevamento/discesa, ma per la sicurezza del paziente questo tipo di sollevatore presenta un pulsante di arresto e la possibilità di essere utilizzato anche manualmente, a batteria scarica.

I prezzi sul mercato dei sollevatori mobili manuali ed elettrici
I prezzi per questo tipo di sollevatori sono vari, a seconda del materiale utilizzato (alluminio o acciaio) e alla tipologia scelta (manuale o elettrico). Il prezzo del sollevatore più semplice si aggira intorno a € 350, mentre quelli più tecnici e specifici possono costare anche € 900. Per chi dovesse usarli per un breve periodo di convalescenza, esistono anche soluzioni di noleggio presso ortopedie specializzate in ausili.
Sicuramente, rimane il sollevatore più facile da utilizzare in casa e quello meno dispendioso.

Le caratteristiche principali dei sollevatori a binario e dei sollevatori a bandiera
Sia i sollevatori a binario che quelli a bandiera sono di tipo elettrico ed entrambi andranno fissati alla parete o al soffitto di una stanza: inoltre, sono consigliati a tutti i pazienti che hanno costante necessità di aiuto negli spostamenti.

Per quanto riguarda i sollevatori a binario, essi sono formati da un motore elettromeccanico che scorre dentro a uno o più binari fissati al soffitto: grazie a questo sistema, è possibile creare veri e propri percorsi all’interno di una o più stanze, per permettere spostamenti veloci e autonomi alle persone anziane o disabili.
Il binario su cui scorre il sollevatore può essere:
– mono-binario, ovvero con un unico percorso rettilineo;
– sistema ad H, ovvero rotaie che permettono di muoversi per tutta la stanza
– combinazione di mono-binario e sistema ad H, per percorrere più stanze.

I sollevatori a bandiera, invece, vengono fissati su una parete e sono un’ottimo sostituto a quelli mobili, poiché occupano molto meno spazio.
Sono formati da una colonna mobile con aggancio per l’imbrago, motore, batterie ricaricabili e pulsantiera per gli spostamenti indipendenti.
Inoltre, possono essere modificati, potenziati e adattati a seconda dell’ambiente domestico e della persona bisognosa.
In generale, il loro utilizzo è per gli spostamenti dal letto alla carrozzina, o dalla carrozzina all’interno della vasca da bagno, e viceversa.

I prezzi sul mercato dei sollevatori a binario e a bandiera
Difficile determinare con precisione il prezzo di questi sollevatori fissi: sono personalizzabili in base alle stanze e alle esigenze del paziente.
Sicuramente parliamo di cifre molto più alte dei sollevatori mobili, ma la qualità del prodotto e l’assistenza in caso di guasto è nettamente migliore, soprattutto per chi dovrà utilizzarlo per tutta la vita.

Le caratteristiche principali dei sollevatori anteriori
I sollevatori anteriori, o verticalizzanti, sono utili per le persone che hanno difficoltà a rimanere in stazione eretta: permettono, dunque, di eliminare patologie secondarie da allettamento prolungato, fare riabilitazione e di facilitare l’igiene della persona.
Un’altro aspetto importante di questi ausili è che permettono all’utilizzatore di assumere una posizione verticalizzata e poter parlare faccia a faccia con qualcuno: ciò ha un impatto psicologico sul paziente molto positivo e spesso sottovalutato.

In generale, sono sollevatori elettrici, in acciaio o alluminio verniciato, che sopportano pesi fino a 250 kg. L’imbracatura è a livello lombare, quindi differente rispetto agli altri sollevatori, poiché dovrà sostenere il paziente durante la fase di verticalizzazione.
Inoltre, questo ausilio permette una discesa assistita e la possibilità di divaricare le gambe tramite un pedale.
Anch’esso, come quelli mobili, presenta ruote piroettanti autobloccanti per facilitare gli spostamenti ed evitare inutili ingombri.

I prezzi sul mercato dei sollevatori anteriori
I sollevatori anteriori verticalizzanti differenziano il loro prezzo in base agli accessori presenti, come: pedane, appoggi morbidi per ginocchia, cinture di sicurezza, materiale del telaio, ecc.
I prezzi base sul mercato per questi ausili partono da € 700/900, spesso però è possibile noleggiarli presso ortopedie specializzate.

Le caratteristiche principali dei sollevatori per piscina
I sollevatori per piscina sono ausili accessori per centri di riabilitazione o per piscine comunali/private che vogliono abbattere le barriere architettoniche, permettendo l’accesso ai disabili.
Generalmente vengono fissati a bordo vasca, sono elettrici e permettono movimenti a 360°: in questo caso, però, è necessario l’aiuto di un assistente per la discesa e la risalita dall’acqua.
Questi ausili si trovano in commercio anche con ruote, quindi mobili, e vi è una vera e propria seduta al posto dell’imbracatura.

I prezzi sul mercato dei sollevatori per piscina
I costi, in questo caso, sono molto elevati rispetto agli altri sollevatori: ad esempio, il modello BluOne Basic, sollevatore mobile, si aggira intorno agli € 8.000.
Probabilmente, l’uso di materiali speciali che isolino i componenti dall’acqua e che evitino la corrosione influisce sul prezzo finale del prodotto.

Per concludere, i sollevatori sono una parte essenziale per le persone disabili o anziane, poiché migliorano la qualità della vita, permettono una corretta igiene quotidiana e aiutano i terapisti nella ripresa delle funzioni residue dei pazienti.
Inoltre, i loro costi, a volte elevati, giustificano la qualità dei prodotti, ma è importante ricordare che chi può servirsi dell’agevolazione fiscale prevista dalla Legge 104/1992, può comprare questi prodotti al 4% di Iva, invece che al 22%.

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