Lo stress scolastico e come lo vivono i giovani

Lo stress scolastico e come lo vivono i giovani

I giovani hanno vissuto un periodo di forte stress, che ha coinvolto ancora maggiormente il settore scolastico con periodi di studio da remoto che per alcuni sono stati davvero duri.
Ci sono ragazzi che in generale amano trovarsi fra i banchi di scuola e si trovano a proprio agio con gli insegnanti e le materie nuove, altri che invece si sentono inadeguati e non riescono ad esprimere tutto il loro potenziale.
A cosa è dovuto lo stress e come fare ad affrontarlo al meglio per vivere questo momento della vita con una serenità superiore?

I fattori determinanti dello stress scolastico

– La concorrenza e la comparazione con gli altri

Sin dalla più tenera età, la società moderna impone ai più piccoli di essere sempre i migliori e di svettare fra tutti in ogni genere di competenza.
Non essendo questo possibile, si genera un forte senso di impotenza, che porta a sentirsi sempre in competizione con gli altri ragazzi e inadeguati nel caso in cui i risultati non fossero tra i migliori.
Lo scopo di un buon insegnante, unito all'educazione familiare, è quello di far sentire ogni studente unico e speciale, esaltando le sue potenzialità senza sottolineare le mancanze in maniera negativa.
L'obiettivo è costruire e non distruggere, lavorando sull'autostima e sul plasmare un adulto consapevole.

– La concentrazione e la capacità di attenzione

Ci sono alcuni bambini che fanno maggiore fatica a rimanere fermi tutto il giorno e subiscono quindi il lavoro dietro al banco di più rispetto agli altri.
Per loro sarebbe opportuno usare un approccio diverso e più morbido, così da favorire la capacità di attenzione dando qualche momento ulteriore di svago.
Inutile fissare delle regole troppo rigide che non farebbero altro che aumentare lo stress e rendere l'esperienza un incubo dal quale si vuole fuggire.

– Un carico eccessivo di compiti

Se è vero che i compiti a casa sono fondamentali per capire se si è compreso un argomento e se si riesce a replicare gli esercizi da soli, è altrettanto realistico che un carico di compiti eccessivo potrebbe risultare controproducente a livello di concentrazione e voglia di apprendere.
Meglio quindi dilazionare i compiti a casa e dare un quantitativo fattibile, che non lasci stremati gli studenti riducendo la loro sopportazione alla materia.

– Insegnanti poco disponibili

La maggior parte degli insegnanti sa come un dialogo costante con gli studenti sia produttivo, in quanto instaura un rapporto profondo e pertanto implica una cooperazione tra le parti.
Lo stress scolastico talvolta deriva proprio da un'incomprensione di fondo e dall'impossibilità di creare un sentimento di rispetto nel ragazzo, che a sua volta non si sente compreso e quindi punta i piedi.

Come affrontare lo stress scolastico

– Chiedi aiuto a uno psicologo di base

Se lo stress scolastico diventa difficile da gestire, tanto che il ragazzo rifiuta di recarsi a scuola o questo è fonte di ansia o preoccupazione, allora sarebbe opportuno ricorrere a uno psicologo o psicoterapeuta come quelli presenti sul portale Psicologodibase.com, che possa approcciare al problema dal punto di vista medico e sappia comprendere le cause.
L'obiettivo è andare a fondo del comportamento distonico e trovare una chiave affinché questo non si ripeta più.

– Cerca di creare interesse per le materie scolastiche

Se il ragazzo si mostra restio a ogni genere di lettura o materia, cerca di scoprire cosa lo interessa veramente e proponi la disciplina con una chiave maggiormente appetibile.
Se siamo di fronte a un appassionato ci film, vedere una ricostruzione cinematografica del periodo storico che si sta studiando, adatta alla sua età, potrebbe rivelarsi la soluzione vincente, mentre se il piccolo adora i videogiochi, un approccio tecnologico e interattivo, come se si trattasse di una lezione a livelli, può certamente destare il suo entusiasmo.
Si tratta di un modo per sbloccare la situazione e ritrovare il sorriso.

– Concedi delle pause dallo studio

Se un ragazzo è sempre sottopressione con i compiti, è possibile che reagisca rifiutando la scuola o vivendola con ansia.
Soprattutto se si parla di un soggetto attivo, meglio alternare i momenti studio con quelli svago, così che possa concentrarsi meglio anche se per meno tempo.

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