L’avvento della pandemia da Covid-19 ha determinato una produzione massiccia delle mascherine monouso. Molte persone però, per ignoranza ma soprattutto per inciviltà, buttano le mascherine per strada senza considerare i devastanti danni provocati sia a livello ecologico ed ambientale sia a livello salutare ed igienico. Altre invece non le smaltiscono correttamente poiché poco informate.
Innanzitutto le parti filtranti delle mascherine sono composte da sottili fili di plastica che, se non smaltiti correttamente, possono finire nei mari e provocare danni seri ai pesci e a tutto l’ecosistema marino. È opportuno ricordare che questi stessi pesci finiscono sulle nostre tavole, col rischio di ingerire quella plastica che noi stessi smaltiamo in modo improprio. La plastica inoltre è un materiale molto difficile da smaltire e rischia di rilasciare microparticelle nell’ambiente per diversi decenni, causando danni incalcolabili a livello ecologico.
Inoltre, se le mascherine sono state utilizzate da persone infette, possono diventare un pericoloso veicolo di contagio poiché il virus riesce a sopravvivere per alcune ore sulle superfici e sugli oggetti.
Per smaltire le mascherine in modo corretto bisogna seguire le norme locali per lo smaltimento dei rifiuti. Le persone sane e non confinate a casa dall’isolamento fiduciario devono effettuare la consueta raccolta differenziata, inserendo le mascherine, i guanti ed i fazzoletti usati in due sacchetti di plastica uno dentro l’altro. I sacchetti vanno poi smaltiti successivamente nella raccolta indifferenziata.
Dove vanno smaltite le mascherine utilizzate?
Tutti i guanti e le mascherine, anche quelli realizzati rispettivamente in pvc o polipropilene, non vanno smaltiti nella plastica poiché sono materiali potenzialmente contaminati. Come dimostrato da uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, il virus potenzialmente può mantenere la sua carica infettiva sulla plastica fino a 3 giorni.
L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) consiglia quindi di gettare i sacchetti che contengono guanti e mascherine nella raccolta indifferenziata. Non bisogna gettare la mascherina nei cestini o nei bidoni della spazzatura per strada, ma va riposta in una sacchetto, portata a casa ed infine buttata nella raccolta indifferenziata.
Come raccogliere i rifiuti domestici: le istruzioni dell’ISS
I soggetti positivi al Covid-19 o in quarantena obbligatoria non devono differenziare la raccolta, ma devono gettare tutti i rifiuti all’interno del contenitore usato per la raccolta indifferenziata inserendoli in due o tre sacchetti resistenti, uno dentro l’altro.
I sacchetti vanno chiusi con guanti monouso con lacci di chiusura o un nastro adesivo senza essere schiacciati. Dopo aver chiuso i sacchetti, i guanti usati vanno a loro volta gettati in altri sacchetti già preparati per la raccolta indifferenziata. Immediatamente dopo è necessario lavarsi le mani. Gli animali domestici non devono entrare nelle zone dove sono presenti i sacchetti di rifiuti, che vanno smaltiti ogni giorno come per qualsiasi sacchetto di indifferenziata.
Chi non è positivo né in quarantena deve continuare la normale raccolta differenziata. In caso di raffreddore, i fazzoletti di carta vanno gettati nella raccolta indifferenziata. Anche i guanti e le mascherine utilizzate nel corso della giornata vanno gettati nella raccolta indifferenziata. I rifiuti indifferenziati vanno chiusi all’interno di due o tre sacchetti molto resistenti, che vanno gettati nel contenitore utilizzato quotidianamente.
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