Calcolo gravidanza: come si contano le settimane

Calcolo gravidanza: come si contano le settimane

Sebbene nel linguaggio comune si parli di nove mesi di gravidanza, in realtà, la durata della gravidanza viene contata in settimane.

Per convenzione, infatti, il calcolo gravidanza si basa sulle settimane e sui mesi lunari, cioè mesi di ventotto giorno, che diventano dieci anziché nove.

Per quanto possa sembrare complicato calcolare le settimane di gravidanza, in realtà è piuttosto semplice: è sufficiente conoscere le date da prendere come punto di riferimento.

Quando inizia la gravidanza?

A differenza da quello che si potrebbe pensare, per convenzione la gravidanza non inizia il giorno del concepimento, bensì il primo giorno dell’ultima mestruazione.

Per quanto possa sembrare strano, il motivo è molto semplice: la data delle ultime mestruazioni è l’unica di cui si ha certezza.

Generalmente l’ovulazione avviene a metà tra un ciclo e l’altro, tuttavia non è un dato inconfutabile: sebbene il ciclo mestruale mediamente duri 28 giorni, ci sono donne per le quali può essere più lungo o più corto, oppure altri casi in cui non sia regolare. Di conseguenza, anche il momento dell’ovulazione può variare.

Inoltre, il momento del concepimento può essere ancora meno certo: una volta che lo spermatozoo è entrato nel canale vaginale risale verso l’utero, nel quale generalmente la sua sopravvivenza non supera i 4-5 giorni. L’ovocita, invece, che arriva a maturazione durante l’ovulazione, può sopravvivere al massimo 24 ore, durante le quali può incontrare lo spermatozoo ed esserne fecondato. Ecco perché è così difficile sapere con esattezza quando sia avvenuto il concepimento.

Quanto dura la gravidanza

Nelle prime due settimane di gravidanza, dunque, è probabile che il concepimento non sia ancora avvenuto. Inoltre, quando si inizia a notare un ritardo mestruale, che potrebbe far supporre la gravidanza, di solito si è già a ridosso del secondo mese di gravidanza.

Anche la durata della gravidanza si basa su una convenzione: partendo dal presupposto che normalmente mediamente una gestazione dura 280 giorni, la data presunta per il parto viene collocata nella quarantesima settimana.

Tuttavia, la finestra temporale in cui il parto può avvenire è più ampia:

  • Si parla di parto a termine quando avviene tra la 37° e la 41° settimana
  • Si parla di parto pretermine quando avviene prima della 37° settimana
  • Si parla di parto oltre il termine quando avviene dalla 42° settimana.

In genere, se il travaglio non si presenta prima, alla 42° settimana viene indotto e, se neanche l’induzione è sufficiente, si procede con il parto cesareo.

Il regolo ostetrico: cos’è e come funziona

Oggi sul web sono presenti molti strumenti che permettono di calcolare velocemente sia la data presunta del parto sia la settimana di gravidanza in cui ci si trova.

Tuttavia, medici e ostetriche preferiscono ancora usare il regolo ostetrico: sebbene possa sembrare uno strumento un po’ antiquato, in realtà permette di fare i calcoli della gravidanza con rapidità e precisione.

Sopra a un disco con indicate le date del calendario, viene posto un altro disco concentrico, dal diametro leggermente inferiore, con l’indicazione delle settimane di gravidanza. È sufficiente posizionare la prima settimana con la data d’inizio della gravidanza per sapere in quale settimana ci si trova. 

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